TRAINING
Nei primi mesi del 2021 ho partecipato al corso di preparazione all’esame di certificazione tenuto da Alessandro che ha impostato gli incontri in modo innovativo con una tecnica di training indiretto (non le classiche lezioni frontali). Per risultare efficace, questo tipo di approccio aveva un presupposto: studiare in anticipo.
Sia che voi siate dei neofiti oppure consumati veterani del project management, è sullo studio che va dedicato sufficiente tempo. Sono necessarie almeno 80 ore di studio, esercizio e approfondimento. Non date nulla per scontato; evitate di farvi influenzare troppo dalle vostre e altrui esperienze professionali. Le slide vanno benissimo per studiare. Si può usare il PMBOK per gli approfondimenti (ai fini dell’esame l’edizione 6 o la recente 7 vanno entrambe bene).
Vi darà un fondamentale vantaggio, studiare con un compagno o più. Ampliare il network di conoscenze è un indubbio vantaggio offerto dal frequentare un corso in aula – virtuale o meno. Confrontarsi sugli argomenti oggetto d’esame, prima rivendendo le slide e poi esercitandosi con le domande al simulatore, renderà l’impegno dello studio meno gravoso. Chi non ha molto tempo libero si troverà costretto spesso e volentieri a dover studiare la sera o nei fine settimana.
AGILE
Da quest’anno l’esame è cambiato. Ci sono 3 domini e diversi task, ma soprattutto c’è una netta sterzata verso l’universo LEAN. È il segno dei tempi. Metà delle domande gravita intorno agli approcci Agili (per dirla alla PMI).
Leggete la “Agile practice guide” del PMI e/o seguite un corso introduttivo sull’agile, come quelli organizzati da Alessandro; Considerate sempre l’esistenza di progetti ibridi e non ragionate solo in termini assoluti “SCRUM” (non c’è una sola fede).
I SIMULATORI e LE DOMANDE
Ho provato diversi simulatori, dai più blasonati a quelli meno conosciuti, in italiano, con vari “dump” di domande d’esame e anche comprato un libro d’esercitazione. La mia impressione è che, più o meno, i simulatori si equivalgano, risultando tutti validi ai fini dello studio (basta esercitarsi a sufficienza). Personalmente raggiunto l’80% di successo nei test, per il simulatore che ho scelto, ho ritenuto opportuno sostenere l’esame (le domande sui processi per alcuni simulatori risultano particolarmente ostiche, ma non fatevene troppo un cruccio).
I simulatori sono utilissimi. Tuttavia, non aspettatevi di trovare le stesse domande all’esame o di superarlo memorizzando le risposte del simulatore…Non funziona così.
Molte domande sono deliberatamente prolisse e piene di dettagli, poco utili e qualche volta forvianti. In alcuni casi può convenire partire dall’ultima frase (è quella domanda a cui rispondere). In altri casi è necessario leggere tutto per capire il contesto. Scegliere di fare l’esame in italiano può velocizzare la lettura (il testo originale in inglese è sempre disponibile durante la prova).
La gran parte delle domande sono legate alla risoluzione di situazioni descritte in un determinato contesto. Penso che, in generale, studiare a memoria non paghi. Fanno eccezione alcune formule e magari alcuni acronimi, da dover memorizzare (vedi i tipi di contratti e qualche formuletta EAC).
Per rispondere alle domande è utile ragionare immedesimandosi in un PM di alto profilo, di grande etica, deciso e attento ai bisogni altrui, che si trova a gestire progetti di grandi volumi e tante risorse. È importante capire subito se ci si muove nell’ambito di un progetto predittivo o adattativo.
ESAME
Una volta che si ha la coscienza a posto, chiudete gli occhi prendete un respiro e prenotate la data dell’esame.
Ho sostenuto l’esame da casa. E’ un modo molto comodo ma vanno seguite in modo scrupoloso tutte le indicazioni (scrivania sgombra, non si parla, non ci si alza, via l’orologio dal polso, cellulare mutato etc …).
L’esame è una piccola maratona (arrivate freschi e riposati alla prova). Per essere tranquillo, ho calcolato che bisognerebbe restare in media massimo 1minuto su una domanda. Una difficoltà dell’esame è appunto la gestione del tempo.
In tal senso, considerate che, mentre si svolge l’esame, c’è un count down del tempo che vi resta ed un contatore incrementale delle risposte date (bisogna fare dei calcoli per capire come si sta andando).
Per fortuna ogni 60 domande si hanno 10 minuti per potersi riposare e approfittarne magari per andare in bagno… La pausa è facoltativa e non sottrae tempo disponibile alla prova d’esame. Non è possibile modificare le domande una volta confermato ogni blocco da 60.
PUNTEGGIO
Per il superamento dell’esame esiste un target minimo e un “above” target. Non è dato sapere come il punteggio venga calcolato. Sembrerebbe che alcune domande pesino più di altre nella valutazione. Alla fine, per ogni dominio e relativo task, viene data una sintesi di come si è andati (low -high). Ne posso solo dedurre che le domande coprono tutto il programma (è quindi meglio saltare una domanda, per rivederla poi, piuttosto che perderci troppo tempo su).
In bocca al LUPO!